Il legno giusto pensato per "resistere"
Anche le recinzioni hanno bisogno del legno giusto per svolgere al meglio il proprio compito: ecco perché è vantaggioso fare riferimento al castagno, al lamellare di abete o al rovere. Che si tratti di colonne, filagne mercantili, travicelli, marinesi o passoni, ogni tipo di materiale impiegato per una recinzione deve rispettare determinate caratteristiche, sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista della qualità.
Materiali per recinzioni
Ecco che, per esempio, le recinzioni in rovere potranno essere impiegate in contesti abitativi piuttosto signorili, tenendo in considerazione la notevole eleganza e la raffinatezza di questo tipo di legname. Per altro, le qualità del rovere non si riducono solamente a un profilo estetico o alla dimensione del prestigio: questo legno, infatti, è solido ed elastico, ma soprattutto resistente, caratteristica fondamentale per le recinzioni. Per quanto la perforatura delle sedi sia sempre da preferire, inoltre, esso sopporta e accoglie senza difficoltà chiodi e viti: non si corre il rischio, dunque, che compaiano deformazioni o crepe che, oltre a essere anti-estetiche, potrebbero compromettere la solidità strutturale. Un ultimo aspetto degno di nota è rappresentato dalla possibilità di tinteggiare il rovere in maniera estremamente semplice, utilizzando dei normali prodotti per il riempimento dei pori.
Recinzioni in Castagno
Il tipo di legno che, però, racchiude in sé tutte le migliori qualità è senza dubbio il castagno. Esso, per altro, risulta molto indicato per la realizzazione di recinzioni. Il motivo è presto detto: si tratta di un legname che resiste con facilità alle intemperie e alle condizioni climatiche più sfavorevoli, e che di conseguenza può essere collocato senza problemi anche all’esterno. Non vanno temuti, poi, gli eventuali effetti dell’umidità, come per esempio rigonfiamenti, alterazioni di volume, cambi di forma o variazioni delle dimensioni: il castagno, infatti, è ben poco sensibile rispetto all’umidità, e ciò vuol dire che a prescindere dalle condizioni dell’ambiente circostante mantiene sempre la propria efficacia.
Ma le recinzioni in castagno sono consigliate anche da un altro punto di vista: questo legno, infatti, è in grado di sopportare l’usura del tempo e di affrontare il passare degli anni senza difficoltà. Non c’è il rischio, insomma, che già dopo pochi mesi si sia costretti a sostituire qualche paletto a causa di danni o lesioni.
Se poi si vuole fare riferimento a un materiale leggermente più duttile e versatile, si può optare per recinzioni in lamellare di abete. La scelta, in questo caso, è duplice, nel senso che tanto l’abete rosso quanto l’abete bianco offrono le stesse caratteristiche meccaniche e le stesse doti di elasticità e robustezza. Facile da lavorare e da manipolare, l’abete presenta colori molto piacevoli alla vista, ma può comunque essere tinteggiato impiegando una semplice vernice disponibile in commercio.
Come si vede, rovere, abete e castagno offrono numerosi motivi per essere scelti quando si tratta di realizzare recinzioni: la loro robustezza e la loro durata prolungata nel tempo sono, evidentemente, i fattori principali che li rendono consigliabili.
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